Enogastronomia

Il frico della Carnia

Un piatto povero dal sapore ricco, una prelibatezza: il frico della cultura gastronomica dei monti della Carnia (Udine, Friuli-Venezia Giulia)

Nel Friuli-Venezia Giulia, diverse sono le influenze culturali, locali, linguistiche: l'equilibrio di questa regione risiede proprio nella sua denominazione, con la sua parte veneziana, friulana (il cuore della regione), giuliana, l'est triestino e goriziano, una cultura che prevalica i monti nel suo cuore sloveno perduto con la guerra.
La Carnia (Cjargna in dialetto carnico) è un'area all'interno della Provincia di Udine, propaggine nord-occidentale sul confine tra la cultura friulana e tedesca, al di là dei comuni della Carnia di confine s'incontra l'Austria

Regione meravigliosa dal punto di vista naturalistico (le sue vette hanno la storia impressa nella roccia e la bellezza di montagne immacolate nonostante sia scorso sangue e dolore tra le vette delle Alpi Carniche e Giuliane), anche in tavola la Carnia denota la sua propensione, tutta friulana, di essere schietta, semplice, gentile e saporita.
Così è la lingua locale, così le sue montagne, fiumi, laghi, così la sua gente ma anche il suo cibo sul quale il Re incontrastato è il frico.

Il frico friulano, una delizia dal sapore autentico: ricetta

Semplice negli ingredienti e nella cucina, il frico della Carnia in realtà riesce bene alla sua gente: per chi l'avesse provato tra malghe e trattorie carniche e riprovato tra le proprie mura, saprà bene che, per quanto la ricetta sia stata seguita con dovizia, il sapore non è mai lo stesso.
Perché è l'aria, l'acqua, il burro di malga, le patate coltivate in quelle montagne, il formaggio dovuto all'alimentazione dei bovini in quegli alpeggi, le pentole anche delle cuoche carniche. Questi sono i veri catalizzatore determinanti per il successo e il sapore del frico vero, quello autentico della Carnia, che sa di montagna e di passeggiata, d'aria balsamica e di fiori maggenghi.

La preparazione è davvero semplice: il formaggio cubettato o preparato in listerelle sottili, viene cotto in padella soffriggendo in lardo di montagna o burro.
Attenzione il frico ha un solo formaggio: il Montasio, quello DOP, quello nato dal latte di mucche di pascolo, d'alta malga.

All'incontro tra il formaggio che sfrigola e fonde nel burro si aggiungono tocchetti di patata lessata e saltata in padella (alcune ricette vedono in alternativa la cipolla), dipende dalle ricette e dai segreti delle cuoche, poi schiacciata, unendo il tutto assieme con la parvenza di una frittata, quasi simile per estetica alla 'tortilla' spagnola, ma differente nel gusto più deciso e schietto.

"Mandi, mandi" vi saluterebbe un buon friulano, buon appetito se siete seduti a tavola degustando un ottimo frico annaffiato con un ottimo Chardonnay d'Aquileia.


Nella foto: esemplari di frico carnico (Udine, Carnia, Friuli-Venezia Giulia) sulla padella.

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