Enogastronomia

Cividale, tra i longobardi e la Gubana

scopriamo la storia di cividale, capitale del ducato longobardo e patria della prelibata gubana, un dolce dal ripieno di pinoli, noci e uva passa

A pochi chilometri da Udine e dalla Carnia si trova l’antica capitale del Ducato longobardo del Friuli: Cividale del Friuli, con l’area della Gastaldaga e il Tempietto Longobardo, oggi incorporato nel complesso monastico benedettino di Santa Maria in Valle. Si tratta di uno degli edifici più notevoli della tarda età longobarda, con le decorazioni di stucchi, l’affresco del Cristo Logos e il Tegurio di Callisto, un’edicola ottagonale che copriva il fonte battesimale.

Chi si reca a Cividale non può esimersi dal provare la Gubana friulana, dolce caratteristico della zona composto da frutta secca e servito rigorosamente con una buona grappa. La sua origine è legata alle feste religiose come matrimoni e cresime e rappresenta una sorta di ponte gastronomico fra Italia e mondo slavo. Il nome deriva dal termine sloveno "guba”, cioè piega, e si caratterizza per la farcitura di pinoli, uva passa, noci, nocciole e per l’aspetto a forma di chiocciola.

La prima volta in cui la Gubana viene menzionata risale al 1409, quando fu servita in un banchetto durante la visita di papa Gregorio XII a Cividale del Friuli, secondo quanto raccontato dallo stesso pontefice. Nel 1990 è stato fondato il Consorzio per la protezione del marchio gubana che tutela i produttori di questa zona di produzione e definisce regole e ingredienti per la sua preparazione.

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