Il territorio

Le terme di Arta

Con il suo "Palazzo delle Acque" Arta Terme rappresenta una vera promessa di benessere e relax immersi in un contesto naturale splendido grazie alle sue salutari acque

E’ una stazione termale quella di Arta, pervasa da spiriti vecchi e nuovi. Vecchio perché financo i romani conoscevano quelle terme, quelle acque solfuree, al punto da costruirvi una grande piscina che poi è tornata alla luce non tanto tempo fa. Anche all’inizio del Novecento era frequentatissima anche dal Premio Nobel Giosuè Carducci, che la riteneva insuperabile e che le dedicò una bella poesia. Poi la stazione termale dovette fare i conti con la Prima Guerra Mondiale, con la ritirata di Caporetto e l’invasione austro-tedesca. Ci vollero quasi quaranta anni, ed ecco lo spirito rinnovato, perché lo stabilimento si risollevasse, divenisse sempre più bello ed efficiente, un vero "Palazzo delle Acque”. Oggi qualsiasi problematica, ogni disfunzione può avere risposta e linimento in quelle sale con viste delle Alpi Carniche. La sua altezza è ottimale per "passare le acque”: "quattrocentoquarantadue" metri sul livello del mare, nella Val But, guardando l’Austria, le Alpi e guardando la valle che inizia ad aprirsi alle pianure del Tagliamento. Tanta acqua e tante cose da vedere, perché la Carnia è un territorio molto bello, forse poco conosciuto ma da apprezzare in ogni sua intima essenza. A cominciare dall’acqua.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.