Enogastronomia

I dolci della Carnia per la Pasqua

Anche le nuove generazioni in Carnia guardano ai tradizionali dolci della Pasqua, sebbene il vigore delle generazioni di ieri non sia ancora ragguagliabile

Va detto subito: la tradizione tende a svaporarsi e diventare più leggera. Però una volta in Carnia e in Friuli in generale, la tavola della Pasqua era piena di dolci preparati durante la Settimana Santa, nelle ore rubate al salmodiare nelle chiese del territorio. 

Pinze e fuìazzis, per dire dovevano essere per forza benedette dal prete, accomunando tradizioni anche di altre parti d’Italia. Insomma i dolci: gubana, la buttizza o potiza di mandorle, il pistùm, la focaccia friulana detta anche pete, e le fuiazze contadine

Poi il pane pasquale di Moggio, impastato con la farina di granoturco, macinata finissima. Un’altra affermazione da tenere conto è che per ogni territorio si presenta una variazione, qualche volta anche importante a detta delle cuoche. In realtà sono i dolci della pasqua ma anche della primavera, del risveglio dopo il lungo e duro inverno: e per tantissime generazioni sono sembrati buonissimi.

Nella foto di copertina la Gubana.

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