Arte, tradizioni, artigianato e storia

Il lancio delle cidule in Carnia come prova d'amore

Ogni anno in Carnia si celebra il Tiro della Cidulis, una rotelle di legno di faggio infuocata lanciata lungo dirupi o pendii

Il lancio delle Cidules si dice essere una tradizione di origine celtica: rotelle di legno di faggio infuocate, las cidules per l'appunto, sono lanciate da dirupi e pendii con grida propiziatorie. Una manifestazione all’apparenza semplice ma che sottende una miriade di sentimenti, come il propiziarsi raccolti favorevoli dei campi. Ma era soprattutto l’amore il motore dei lanci. Dediche alle personalità del paese ai primi lanci, poi però si fanno personali e scherzose verso gli amanti. 

Tir des Cidulis

Non mancano mai né musica, né bevande calde e nemmeno l’allegria. A ben vedere è la manifestazione classica della Carnia: il Tîr des Cidulis (o Cidulas o ancora Cidules ), è una tradizione che non smette di appassionare soprattutto i giovani e gli innamorati. Sarà anche vero che è stata una tradizione celtica a dare l’avvio ma il rito è rimasto così inalterato da sembrare recentissimo. Ma è l’amore che spinge verso le discese i dischi di faggio infuocati lanciati da giovanotti: prima si tira e poi si recita una poesia, una filastrocca, ognuno ha il suo metodo, immancabilmente come soggetto un amore palese o nascosto. 

Il tiro della Cidulis è tipicamente maschile anche se qualche eccezione viene fatta: d’altra parte era riservata ai coscritti, a coloro che partivano per il servizio militare, che esprimevano i propri amori prima di prendere il treno che li avrebbe portati lontano. Sì, è una tradizione carnica, ma vi sono tantissime variazioni come quella di alcuni paesi della Val Degano "dove "lis cidulis" sono diventate un modo per augurare fortuna per l'anno successivo a tutte le coppie del paese e spesso il rito si accompagna ad un ballo organizzato dai cidulârs a cui è invitata tutta la popolazione”. Non v’è nemmeno una data precisa per la festa, per il rito: in prevalenza durante il solstizio d'inverno ma spesso si sovrappone ad altri festeggiamenti come ilPatrono del paese, Capodanno, l'Epifania o la Pasqua

Dicono ancora gli storici: "Fino a qualche decennio fa la cerimonia iniziava con un primo lancio dedicato al Santo Patrono, un secondo in onore del Parroco, un terzo per il Sindaco, poi, via via in onore delle ragazze preferite. Queste aspettavano ansiose di sentire pronunciare il proprio nome; l'essere dimenticate era infatti prova di poca stima. Negli ultimi tempi la cerimonia è stata assai "modernizzata" anche mediante l'utilizzo di fuochi d'artificio che accompagnano il lancio delle cidulis”. 

L'antica tradizione ha ancora luogo a: Tualis (5 Gennaio), Comeglians (6 Gennaio), Mione (16 Gennaio), Agrons (12 Febbraio), Cleulis (21 Marzo), Forni Avoltri (Pasqua), Cercivento (mese di Giugno), Paularo (mese di Luglio), Ravascletto (mese di Luglio), Arta Terme (mese di Agosto), Buttea (30,31 Ottobre), Pesmolet (30,31 Ottobre), Lauco (mese di Dicembre), Povolaro (31 Dicembre), Mieli (31 Dicembre), Luincis (31 Dicembre).

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