Arte, tradizioni, artigianato e storia

L'Ossario di Timau

Un tempio per i caduti della Grande Guerra nella frazione di Paluzza (Alpi Carniche, Udine)

Paluzza, piccolo comune della Carnia, fu una delle tante località testimoni degli eventi della Grande Guerra. Poco lontano da qui correva il fronte e tanti furono i morti, sia da parte austriaca che italiana, giovani soldati spesso rimasti ignoti, che vennero seppelliti nei cimiteri dei dintorni finché non si decise di raccoglierli tutti in un luogo preciso: l'Ossario di Timau, nella frazione omonima di Paluzza (Udine).

Da santuario a ossario

Il Santuario del Santissimo Crocifisso sorgeva per l'appunto a Timau, tempio da sempre molto frequentato dai fedeli, ma che venne quasi totalmente distrutto durante la guerra.
Don Titta Bulfon pensò allora di veder rinascere l'edificio religioso però con un altro scopo: quello di ossario per raccogliere i resti dei soldati, italiani e austriaci, che giacevano nei paesini dei dintorni. La costruzione prese avvio nel 1936 per terminare tre anni dopo con la traslazione di 1.763 di caduti, di cui oltre trecento rimasti ignoti.

L'ossario oggi

L'ossario di Timau, che è a tutti gli effetti una chiesa, è circondato da un grandioso porticato su tre lati ed è proprio qui che riposano i giovani caduti durante la guerra. All'interno si trova la sepoltura di Maria Plozner Mentil, una delle tante donne portatrici di munizioni che hanno dato la loro vita per la patria.


Nella foto: veduta dell'esterno dell'Ossario di Timau (Paluzza, Udine, Carnia, Friuli-Venezia Giulia). Da itinerarigrandeguerra.it.

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