Eventi, feste e sagre

Carnevale in Carnia

Satira. Sfilate. Maschere. Neve. Case in legno. Diavoli, scherzi, antichi riti e gastronomia tipica: questo è il Carnevale nella regione storico-geografica della Carnia (Udine, Friuli-Venezia Giulia)

Era il momento della festa grande, della spensieratezza portata in strada, in una regione complessa, fatta di montagne e risicate pianure, che doveva guardare ai momenti felici con attenzione. Il Carnevale, allora, in Carnia è stato da sempre un momento di allegria collettiva e di una ripresa della voglia d'essere, del fatto che sotto le maschere si poteva anche prendere in giro i potenti, i ricchi, dispensare un po' di ironia su chi si sentiva importante, che è il sale della vita. Basta capitare in qualsiasi borgo di quella che viene dagli abitanti considerata, nel vero verso, una regione, per imbattersi in "carnevali" particolarmente salaci, di tradizione.

Per la nostra rassegna sul Carnevale in Carnia partiamo da quello che si svolge a Sauris, il Der Zahrar Voschankh - Carnevale Saurano, con la presenza del "Rölar" e del "Kheirar", figure mitiche della tradizione tedesca, che "regolano" la grande festa: il tutto in un paesaggio da fiaba, che toglie il respiro, senza "macchine" invasive, senza strepiti, senza esagerazioni. Molto bello e coinvolgente.
Con partenza da Sauris di Sotto, il Carnevale dei Bambini.

Qualche chilometro più in là di Sauris, ecco Sappada, dove maschere prendono in giro i contadini, "Paurn", i poveri, "Pettlar" e i signori, "Hearn": il Plodar Vosenòcht - Carnevale Sappadino.

A Tolmezzo da 16 anni si tiene il Carnevale dei Bambini, all'insegna di due meravigliosi cortei lungo tutte le vie della città. Ma si festeggia anche a Paluzza, Forni di Sopra, Ampezzo, Villa Santina, a Ovaro e in ogni piccolo paese.

Il Carnevale in Carnia è semplicemente bello, considerando anche l'esistenza di un comprensorio sciistico di grandissimo livello, che fa unire "il bello al sano".
Alla fine della Festa, alla mezzanotte del Martedì Grasso, è già il giorno delle Ceneri, è già tempo di Quaresima, altra celebrazione molto sentita nelle valli. Ed è già tempo di digiuni prima dell’arrivo della Primavera.

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