Arte, tradizioni, artigianato e storia

Le portatrici carniche e l'eroismo delle donne

Le portatrici carniche furono donne coraggiose che fornirono un grosso servizio agli eserciti che combatterono il primo conflitto mondiale. Queste figure femminili, provenienti dalla Carnia ma anche dalle vallate delle Alpi Giulie, si caricavano ogni giorno un grosso cesto di vimini sulle spalle, chiamato gerla, lo riempivano di cibo, munizione e materiali di prima necessità e si incamminavano verso il fronte. Parliamo quindi di figure del popolo, di civili che rischiavano la propria vita quotidianamente per sostenere le truppe. Il loro lavoro era regolamentato e tutti i viaggi venivano diligentemente registrati e pagati, a testimonianza dell'importante ruolo di queste donne, la cui età oscillava tra i 12 e i 60 anni.

Un monumento in onore delle Portatrici

A partire dall'anno 1992 si può ammirare, nella piazza di Timau (Paluzza, Udine), un'opera scultorea dedicata all'eroismo delle Portatrici Carniche, realizzata dall'artista Antonio Tinaglia. In particolare il monumento commemorativo richiama la vicenda che coinvolse Maria Plozner Mentil, portatrice che venne uccisa nel febbraio del 1916 da un cecchino di origine austriaca. L'opera è costituita da una lastra in metallo di dimensioni importanti, in cui l'artista ha realizzato un bassorilievo che racconta l'evento. L'opera dedicata alle Portatrici Carniche fu dichiarata nel 2011 monumento nazionale.


Foto tratta da Itinerari della Grande Guerra

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