Arte, tradizioni, artigianato e storia

Ecco i folletti della Carnia

Il 23 febbraio 2019 a Ravascietto spazio alla tradizionale caccia ai folletti, i tradizionali 'sbilfs' che accompagnano la quotidianità degli abitanti della regione storico-geografica della Carnia

In quanto a leggende la Carnia non è seconda a nessuna regione italiana. E non per niente la mente fervida dei suoi abitanti ha partorito gli "sbilfs”, leggendari folletti che si nascondono e compaiono improvvisamente nel folto dei boschi. Nessuno sembra riuscire a prenderli al massimo si possono vedere senza avvicinarsi troppo. Dice: "Ma a che serve parlare tanto di folletti”. E’ che il prossimo 23 febbraio 2019, a Ravascletto, viene proprio organizzata la loro ricerca, partendo dal paese man mano che viene la notte. 

Si torni a parlare degli sbilfs, allora, perché la leggenda li ha anche classificati, dando un nome ad ognuno di loro. Ecco allora il "Cjalciùt”, che si siede sul petto di chi dorme e ne disturba il sonno; il "Bergul”, che si diverte a far inciampare la gente; il "Pavâr”, che abita negli orti e conosce tutti i segreti delle coltivazioni, dei ritmi lunari, delle stagioni ed aiuta volentieri chi ama la natura; il "Bagan” è lo sbilf della stalla, ama gli animali, ma è un po’ lunatico; lo "Zuan”, è girovago, sempre alla ricerca di un bel posto dove schiacciare un pisolino, con l'hobby della raccolta di tutto quello che trova; il "Mazzarot”, ha la risata sardonica, che si mimetizza perfettamente nelle ceppaie dei faggi ma, a volte, si rende visibile con i suoi sgargianti vestiti rossi. 

Questo è solo un piccolo elenco perché ogni aspetto della vita quotidiana sembra guidato dal folletto. E il 23 febbraio 2019 un manipolo di intrepidi partirà alla loro ricerca.

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